Compare per la prima volta in un documento del 26 agosto 1180, all’interno di una serie di altri documenti che testimoniano per la maggior parte atti di compravendita di terreni ad affitto, situati nel territorio vogherese.
L’origine del nome di Campoferro è incerta. Secondo gli storici locali il nome “Campoferro” dovrebbe provenire dall’effetto che il passaggio e la permanenza dell’esercito imperiale di Federico Barbarossa in questo territorio hanno avuto sulla popolazione di allora. Questo nome sarebbe stato dato al centro abitato personalmente dal Barbarossa, oppure sarebbe un riferimento all’armatura di ferro usata dai soldati dell’imperatore.
Il Lazzaretto, che prima del tempo del Barbarossa si chiamava Corte di Casale, ha una chiara origine nella sua antica funzione di ospedale per lebbrosi, che venivano chiamati “lazzari” perché erano sotto la protezione di San Lazzaro.
Gualdana sembra essere invece un nome di origine celtica. Il luogo in cui sorge doveva essere il quartier generale. Secondo altre ipotesi, questo nome potrebbe derivare dal tedesco Waldt/Wald che significa “bosco”, oppure dal gualdo (Isatis tinctoria, conosciuta anche come “guado”), una piccola pianta di uso tintorio che si coltivava in questi territori.
Queste sono le prove che l’accampamento delle truppe imperiali si trovasse in questo territorio, nei pressi di Montebello e Genestrello.
Lo storico C. Goggi invece ha una teoria diversa: non è del tutto sicuro che l’esercito del Barbarossa si sia accampato nel territorio dell’attuale Campoferro, oppure verso Montebello. Inoltre in un documento del 1273, scitto in latino, ritroviamo la denominazione “Campo Ferio” e non “Campo Ferreo”, perciò è possibile che il nome Campoferro sia il risultato della corruzione popolare dell’antico nome “Campo Fertile”, derivato dalla fertilità del terreno in questa zona.